Talentik è un colosso. È uno dei social più frequentati dopo Facebook, Youtube e Google. È un giocattolo prezioso, presto sarà quotato in borsa e renderà Ronnie, il suo inventore, uno tra i più ricchi al mondo. Ronnie però non è solo un programmatore, Ronnie un uomo con una storia divisa a metà. La cesura? È una barca che a dodici anni lo porta dalla Nigeria all’Italia. E Ronnie è come un computer, controllato, calcolatore, ma nel suo hard disk c’è un file, un ricordo, che proprio non riesce a cancellare. Si chiama Anna ed era una volontaria, una donna speciale con una figlia, Mirjam, che l’aspettava a Milano. Lo sa bene Ronnie perché ha una sua fotografia e vorrebbe ritrovarla per dare un senso a tutta questa storia.
E c’è dell’altro… lo scopriremo grazie a Ragazzo (sì, gli altri personaggi di questa storia sono Voce, Avvocato, Cameriera, Guardia del corpo e non hanno nome di battesimo) uno parecchio ostinato che farà di tutto per intervistarlo e alla fine ci riuscirà.
Un noir che ci trasporta in una Milano poco ospitale e rassicurante e nella mente di un uomo che pare sicuro e controllato. Per chi lo sa bene: siamo stati tutti bambini, quel che conta è che tipo di bambini siamo stati.
(Chiara Beretta Mazzotta)